Rimini Protokoll: Nachlass

Il Teatro Massimo di Cagliari ospite nel suo ricco programma , scelto da il Teatro di Sardegna, uno spettacolo davvero inusuale che consiglio a tutti: Nachlass, realizzato da Rimini Protokoll.

La parola tedesca Nachlass indica l’insieme dei beni materiali e immateriali lasciati in eredità da chi muore. Otto stanze perfettamente curate e personalizzate negli allestimenti contengono la vita di chi ha lasciato quel simbolico luogo in un gioco di presenza/assenza. Ascoltiamo le loro voci, vediamo le loro immagini e tocchiamo i loro oggetti ma loro, per varie ragioni non sono più lì.

Non si tratta solo di una riflessione sulla vita, il fine vita e la morte ma piuttosto di immergersi in un non tempo altro dove solo l’empatia ci permette di recepire e interiorizzare i messaggi che queste persone ci hanno indirizzato. Il mondo vario nelle sue sfaccettature si affaccia a noi con la leggerezza del soffio, ci regala parole familiari, confidenziali, ne cogliamo l’essenza. Non c’è spazio per la tristezza, solo una nostalgia indefinita che è comunque segno di vitalità.

Noi visitatori ci scopriamo solidali, più vicini di quanto crediamo e ci sorridiamo, parliamo, annulliamo le distanze. Davanti ai bivi importanti a cui ci conduce la vita ogni differenza appare ridicola e ciò che manifestiamo sono davvero i bisogni primari come l’amore, l’affetto, l’amicizia e le nostre fragilità.

Nachlass non è solo un perfetto lavoro artistico, documentario e di allestimento scenico ma anche una impeccabile e originale macchina del tempo che ci aiuta a riflettere sul nostro modo di abitare il pianeta e di rapportarci agli altri.

Rimini Protokoll ci regala un raro momento di vera e intima meditazione, elegante, sussurrata, donandoci l’isolamento dalle urla e dalla storture del mondo esterno e consentendoci così di percepire ciò che veramente è importante per definirsi umani.

 

Per info e prenotazioni

https://www.sardegnateatro.it/spettacolo/nachlass

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Ferai Teatro “Eros Nero”

La nuova produzione della compagnia cagliaritana aggiunge un tassello al trittico di spettacoli “Cuore di tenebra” e “Io sono bestemmia” completando una trilogia importante ed impegnata. Eros Nero è scritto, diretto e interpretato da Ga mentre la parte tecnica è affidata ad Andrea Ibba Monni.

Ferai Teatro non si risparmia e non ci risparmia nulla. Le emozioni umane, quelle più alte e quelle più basse vengono sviscerate, sezionate e offerte al pubblico. Non si sfugge da se stessi, da ciò che si è, da ciò che si è costruito e dalle proprie rovine. Eros Nero non è solo un viaggio nei  recessi più intimi e oscuri dell’animo è l’esposizione di questa oscurità squarciata da monologhi sinceri, diretti e illuminanti.

Il mostro interiore e quello esteriore trovano in qualche modo una collocazione, seppure sofferta e dolorosa, i pezzi della casa/anima si ricompongono anche se traballano le fondamenta. Il giudizio dei sedicenti e presunti normo-uguali è uno spettro pesante che aleggia e condiziona, che crea storture, aspettative e può condurre alla morte.

Con grande presenza scenica e sapiente uso del corpo come elemento narrante, musiche e semplici accorgimenti di luce Ferai Teatro esalata e condanna l’uomo allo stesso tempo per la sua natura imperfetta. Tagli chirurgici di una psiche sottoposta a continue pressioni sono lì, in bella vista, a disposizione di tutti creando immagini bellissime e dramamatiche.

Emerge un concetto da questo gioco al massacro che potremmo chiamare anche onestà:  va tenuta stretta la diversità, va rivendicata contro l’omologazione falsa e apatica di questa civiltà sempre meno civile e sempre più efferata.

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Benvenuti in Italia

“Benvenuti in Italia”. Questo dovrebbe sentirsi dire chiunque per motivi di qualsiasi tipo dovesse ritrovarsi a mettere piede sul suolo italico. E invece tutti parlano di invasione, quando i numeri (che nessuno per volontà/manipolazione e ignoranza si va a leggere) dicono ben altro. La disinformazione oggi non ha giustificazioni, ai miei occhi lo ha ancora meno la mancanza di empatia che dovrebbe, e dico dovrebbe, rientrare nelle famose caratteristiche della specie che dovrebbero (qui il dovrebbero è veramente d’obbligo) distinguerci dagli animali.

Sabato lo spazio Search a Cagliari ha ospitato Pietro Bartolo, il medico siciliano che come volontario opera a Lampedusa dal 2002. Ha raccontato la sua esperienza nel libro “Lacrime di sale. La mia storia quotidiana di medico di Lampedusa fra dolore e speranza” edito da Mondadori. Ci ha mostrato video, foto e raccontato cose che i media non raccontano. Cose terribili. Cose davanti alle quali se non si prova empatia non si può essere definiti umani.

Il governo, i media, il popolo bue possono fare scatenare tutto l’allarmismo che vogliono ma io non mi lascerò fregare da quattro parole retoriche, due urla e uno spintone. Guardando in volto un’altra persona, a meno che io non sia realmente minacciato, continuerò a vedere solo qualcuno identico a me, per diritti, bisogni e legittime aspirazioni indipendentemente da colore della pelle, luogo di provenienza e religione.

Rimanere umani è l’unico modo di non prestare il fianco ai fascisti dei nostri tempi.

Rimanere umani è un dovere di tutti quelli che si definiscono tali.

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Aquilino Cannas – parole e immagini di un poeta urbano

Aquilino Cannas – parole e immagini di un poeta urbano è il titolo del reading che, grazie al bando del Comune di Cagliari, Cagliari Paesaggio, l’associazione culturale Terra Atra ha in programma per domani nella piazza intitolata al poeta scomparso nel 2005.

Personalità di spicco della cultura sarda, Aquilino Cannas ha ricevuto premi, diretto riviste, scritto articoli, edito libri e molto altro ancora.

Sul palco Lia Careddu, Giacomo Casti e Frantziscu Medda Arrogalla daranno voce e musica ai suoi scritti abilmente strutturati in una narrazione anche familiare curata dalla gionalista e mia compagna Francesca Mulas. Oltre ad alcune celebri poesi infatti saranno letti brani inediti, lettere private e anche un mio personale ricordo dato che prima di essere un intellettuale e un poeta Aquilino Cannas è per me stato un amatissimo nonno.

L’evento si avvale del patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna.

Vi aspettiamo alle 18.30 in piazza Aquilino Cannas a Cagliari

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i Santissimi in mostra all’Exmà di Cagliari

La splendida mostra curata da Simona Campus racchiude la summa della poetica del duo artistico composto da Antonello Serra e Sara Renzetti. Un itinerario sospeso nel tempo e nello spazio tra la vita e la morte.

La mia recensione su Sardiniapost

http://www.sardiniapost.it/culture/le-creature-senza-tempo-de-santissimi-mostra-allexma-cagliari/

 

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Marina Cafe Noir 2018: a sud di nessun nord

A sud di nessun nord è il leit motive scelto per l’edizione 2018 di questo meraviglioso festival di Letterature Applicate nel cuore di Cagliari. Lo staff di Chourmo coadiuvato da volontari instancabili ci ha regalato anche stavolta sere indimenticabili in compagnia di scrittori e artisti in grado di raccontare e raccontarsi con semplicità ad un pubblico sempre più numeroso ed entusiasta. A sud di nessun nord, dicevamo, perchè non si capisce quale sia la bussola che muove  certi mal di pancia della politica, per ristabilire un relativismo che prima di essere sociale e culturale è semplicemente umano. Marina Cafè Noir è un festival che invita alla resistenza intellettuale, che esercita una notevole influenza pur attenendosi ai dettami dell’informazione non pilotata, non manipolata e lasciando fuori la politica reale da ogni dibattito. Ecco che qui si incrociano storie inglesi, olandesi, argentine, italiane, cinesi. Ecco che qui siamo tutti in grado di rapportarci l’uno all’altro con l’empatia e la curiosità che fanno da contraltare alla sempre più diffusa bestiaggine dell’uomo. Personalmente attendo tutto l’anno queste date perchè mi rendo conto che contribuiscono ad alleviarmi l’animo, a farmi sperare e condividere momenti bellissimi con persone interessanti e creative, impegnate ogni giorno in una lotta sociale tutta loro, proprio come me. Ognuno col suo bagaglio di esperienza umana, ognuno votato ad aprirsi al mondo e comunicare. Sono grato per poter usufruire di un tesoro così valido gratuitamente, grato per apprezzare ogni parola, risata, riflessione. E sono certo che le amicizie nate sotto questo auspicio ottimo mi regaleranno molto ancora.

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Cane non mangia cane

L’inevitabile onda di razzismo sulla scia dell’altrettanto ovvio risultato elettorale mi lascia veramente disgustato. Aldilà di ogni considerazione politica, dei necessari distinguo e al netto di tutto quello che si può dire sull’argomento e sulle implicazioni legali e illegali ciò che comunque per me emerge è la progressiva perdita di empatia (e di memoria) dei miei connazionali. Connazionali che pretendono di muoversi liberamente nel mondo per cercare lavoro e situazioni migliori ma negano lo stesso diritto agli altri, connazionali che dimenticano di avere esportato la mafia in America e di avere prestato braccia alle miniere del Belgio, alle acciaierie tedesche e via dicendo. L’uomo viaggia, non è stanziale  chiunque lo neghi non conosce la natura umana e la storia. Ancora più vergognoso è il lato emozionale, ovvero la totale apatia e anzi la crudeltà palese nei confronti dei più deboli.

Anche questo purtroppo fa parte dell’orrenda natura umana ma prima certi commenti, certe imbarazzanti bestialità non le si sentiva in giro, non le si vedeva scritte a commento di articoli sui quotidiani e non le si sentiva dai pulpiti dei politicanti (mi rifiuto di definirli politici). Oggi invece il razzismo diventa quasi sinonimo di “diritto di difendere ciò che è mio” e quindi via gridiamolo senza vergogna.

L’Italia sta offrendo a se stessa e al mondo uno spettacolo indecente. Retrograda, egoista, bigotta, falsa, opportunista, ignorante, ancora impunitamente fascista. Questa è l’Italia ai nostri giorni.

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World Goth Day

Dal 2009, su idea di due dj inglesi, il 22 maggio si celebra in tutto il mondo con eventi, sfilate e performance il World Goth Day, ovvero una sorta di pride per tutti coloro che si sentono parte di una scena dark multiforme e in continua evoluzione.

Come tutti i pride mi sta da un lato un po’ stretto perchè nel 2018 non dovrebbe davvero esserci bisogno di manifestare al mondo di esserci per essere riconosciuti e accettati, nè dover palesare orgoglio per cose che sono perfettamente naturali, dall’ altro mi rendo conto che sono occasioni per fare comunità e che possono essere momenti utili di riflessione.

Intanto, personalmente, ho sempre seguito questa cultura in modo critico e non pedissequo, puntando su originalità e coerenza e facendo i diversi distinguo che mi portano ad essere parte di qualcosa ma pur sempre un individuo.

Vero è che purtroppo fenomeni di intolleranza esistono ancora così come innumerevoli forme di pregiudizio nei confronti della diversità. Quello che io ritengo doveroso non è gridare per farsi ascoltare ma saper parlare, dialogare anche con chi ignorando questa realtà vuole comunque avvicinarsi o capire. Comprensione, tolleranza, cultura e onestà intellettuale devono essere le caratteristiche luci che ci guidano nel buio perchè solo in questo modo possono essere sfatati luoghi comuni e pregiudizi. La società sta cambiando e spetta al singolo riuscire ad inserire la sua voce nel coro.

Buon World Goth Day a tutti/e, schieratevi contro tutti i pregiudizi, non chiudetevi nel vostro orticello, studiate, viaggiate, apprendete e divulgate: la cultura deve essere la nostra arma!

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i Joy Division a teatro

Sabato 19 maggio al teatro Antas di san Sperate (Cagliari) presenteremo il nostro personale ricordo di Ian Curtis, leader dei Joy Division, una tra le band più significative del post punk e non solo, tragicamente scomparso a soli 23 anni.

Alle musiche originali si accompagneranno i brani eseguiti dal vivo dai Diverting Duo, rivisitati in un omaggio affascinante. Il testo, scritto dalla giornalista Francesca Mulas, sarà interpretato da Giacomo Casti. Immagini e video completeranno il quadro a tinte fosche che i Joy Division ci hanno ispirato.

Vi aspettiamo

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sabato 28 aprile Florio Cagliari

Questo sabato il Florio ospiterà Revenant e Khil per una serata dedicata alle sonorità elettroniche più oscure. Vi aspettiamo 🙂

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