25 aprile festeggiamenti e riflessioni

Come anticipato dal post pubblicato su FB utilizzo questo spazio per una modesta riflessione su cosa significa festeggiare il 25 aprile oggi.

Sono stato alla manifestazione di Cagliari e ho notato che esiste un salto generazionale notevole tra i partecipanti. Ci sono gli anziani, i partigiani superstiti, le associazioni di settore, ci sono le autorità e anche molti genitori con bambini piccoli ma l’affluenza resta scarsa rispetto all’importanza dell’evento e non comprende tutta la fascia 20/40 anni.

Rifletto che la scuola ha sempre meno tempo e strumenti per far luce su quel periodo storico che ha portato il fascismo al potere e che la memoria di quella barbarie vada scemando nelle menti delle nuove leve. La comunicazione sicuramente andrebbe svecchiata per poter raggiungere le generazioni attuali ed evitare solo l’effetto “nostalgia” così come il messaggio, perchè se è vero che bisogna celebrare l’essersi liberati del giogo fascista è altrettanto importante insegnare alle nuove generazioni che esistono molte forme di fascismo che si annidano nella società e che vanno combattute. Non c’è  bisogno di svastiche naziste per compiere sopprusi e quindi bisogna stare vigili e stanare i pericoli di ogni giorno.

Sono da considerare fascismo: la violenza sulle donne e i più deboli compresi gli animali, il razzismo, l’omofobia, la xenofobia, tutte le forme di suprematismo.

La libertà di oggi è l’eredità preziosa di chi si è sacrificato per i diritti civili prima che noi venissimo al mondo e quel sacrificio non va sprecato ma onorato ogni giorno. Per questo mi chiedo come mai tante persone diano per scontate le loro libertà e si dimostrino ingrate e superficiali. Mancavano all’appello anche tante “categorie umane” che pretendono massima attenzione sulle loro battaglie ma evidentemente non sono altrettanto elastiche da appoggiare quelle degli altri, e che soprattutto non si rendono conto che la loro possibilità di esercitare i diritti garantiti dalla Costituzione è proprio in virtù di ciò che ho scritto sopra. Mi aspetterei che tutte queste persone marcino al mio fianco per il mio e il loro futuro.

Insomma, festeggiare si ma con uno sguardo un po’ malinconico.

sdr

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