la banalità del male

In questi giorni si parla molto della cosiddetta “Banalità del male” in riferimento all’uscita del film su Brunhilde Pomsel, segretaria di Joseph Goebbels, che anche nelle più recenti interviste ha dichiarato che il suo capo era affabile e pieno di spirito. Nessun accenno al fatto che questo simpaticone le facesse trasmettere continui ordini per deportazioni e massacri essendo Ministro della propaganda nazista.

Ora, senza scomodare il periodo buio dell’umanità e un argomento enorme come l’Olocausto, guardando al quotidiano vedo talmente tante cose che vanno banalmente male da indurmi a riflettere sul fatto inequivocabile che la dittatura è figlia dell’ignoranza e del malcontento, un’accoppiata oscena che genera mostri. E i nostri giorni da basso impero sono pieni di entrambi gli ingredienti.

E quindi eccoci alla nostra quotidianità fatta di grandi danni come l’elezione negli Usa di un presidente razzista e suprematista che erge muri per tenere fuori gli immigrati senza rendersi conto (o forse peggio rendendosene conto e praticando una complicata manovra suicida) che sono il motore dell’America e lo sono sempre stati.  Me non sono solo i fatti d’Oltreoceano a destare sgomento ci sono anche le gioie nostrane che, pur non regalando perle di portata planetaria, vanno menzionate perché meritano: il sempre attivo Salvini inneggia di continuo all’odio e all’intolleranza, ad esempio.

Ma ci sono anche cose molto meno gravi che però reputo ugualmente da non sottovalutare perché facenti parte di una architettura sballata: Il guru/comico Grillo che appoggia apertamente personaggi come Putin e Trump, sui quali si possono spendere pagine di aggettivi negativi, per poi tentare invano di scaricare la colpa sulla traduttrice francese che lo ha intervistato.

Sono cose sbagliate no? Banalmente sbagliate, quindi insomma, forse Goebbels era davvero un uomo gentile che salutava tutti in ufficio.

Bisogna stare vigili perché è vero che il Male è banale, è male desensibilizzarsi, è male non informarsi, è male chiudere gli occhi e non esprimersi. E se anche questi miei pensieri semplici e banali, appunto, non fanno alcuna differenza per il mondo la fanno per me, sono una traccia del mio diniego e della mia umanità che rifiuta questi fascisti, furbetti, servi di sistemi corrotti che credono siamo tutti imbecilli.

Pubblicità
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized. Contrassegna il permalink.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...