Recandomi a lavoro non ho potuto fare a meno di notare la scritta che vedete in foto con uno dei tanti retorici e inutili slogan dell’altrettanto retorica e inutile Casa Pound. La grande scritta campeggia sulla parete del pilastro di un ponte nuovissimo, intonacato di fresco e in una zona di uffici considerati strategici come il gruppo Unione Sarda/Videolina/Radiolina ed esercizi commerciali di recentissima costruzione. Il complesso che sorge intorno è considerato complesso di lusso residenziale e commerciale, ricopre quindi notevole importanza. Se uno qualunque dei tanti writer che operano a Cagliari (ma il discorso si può applicare a qualsiasi città) avesse realizzato qui un graffito artistico (senza dubbio più pregevole dello slogan in caratteri fascisti di Casa Pound) molto probabilmente sarebbero seguiti sopralluoghi, forse indagini per risalire all’autore del “grave gesto vandalico”come spesso sono definiti i lavori degli artisti di strada. Mi chiedo se la stessa procedura funziona per lo spam di Casa Pound. Nessuno delle forze dell’ordine bussa alla loro sede (dato che il messaggio è firmato non dovrebbe essere difficile risalire all’autore no?) per chiedere come mai hanno imbrattato uno spazio pubblico e un bene dello Stato (trattandosi di un ponte)? Verranno applicate le sanzioni previste dalla legge per affissione non autorizzata? Saranno accusati di vandalismo? Ho come la sensazione che invece non succederà niente.
Dubbi Amletici: da una parte ci sono vandali, teppisti e writer. Per tutto il resto c’è Casa Pound.
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