Marina Cafè Noir

Si è conclusa anche questa edizione del Marina Cafè Noir, festival di letterature applicate organizzato dal collettivo Chourmo intitolata simbolicamente “Il vento contro”. Il festival in questa sua edizione ha portato ospiti, significati e pubblico non solo nello storico quartiere di Marina a Cagliari ma in varie locations sparse per i quartieri della città con il consueto carico di autori, artisti e curiosi. Non mi soffermo sul calendario denso di appuntamenti ma sul significato e l’importanza che questo festival ha. Senza Marina Cafè Noir Cagliari sarebbe incredibilmente più povera, oltre all’apporto culturale alla portata di tutti che offre è soprattutto la componente sociale ad essere preponderante. Le piazze e le strade si  animano, la gente si allontana finalmente dai divani e popola angoli altrimenti dimenticati della città. I temi spaziano dalla vita in carcere alla critica delle multinazionali, dalla comicità sottile di alcuni autori all’esperienza dolorosa di altri. C’è posto per esperienze sociali e personali, con grande attenzione per l’uomo e la natura. Nella giornata conclusiva ho potuto anche esprimere un ricordo di mio nonno, Aquilino Cannas, tra i più noti poeti sardi, durante un reading a lui dedicato a cura di Rossella Faa e Elio Turno Arthemalle. Un momento commovente che mi son sforzato di condividere con le tante persone presenti e di cui mio nonno sarebbe stato fiero. Ringrazio gli amici di Chourmo per questa opportunità e soprattutto per l’amore disinteressato che li anima nella realizzazione di una macchina così impegnativa con pochi contributi (questa edizione è stata possibile anche grazie alle donazioni private del pubblico). Una menzione speciale  va ai volontari: decine di persone che gratuitamente cucinano, spostano sedie, danno informazioni e rendono fluida una manifestazione carica di appuntamenti letterari, musicali, poetici consapevoli di dare un contributo non utile ma indispensabile. Ad ogni edizione mi sento a casa, privilegiato per poter assistere a tanto sforzo creativo, alle dispute letterarie tra scrittori, giornalisti, attori e pensatori: la cultura è cibo per l’anima. E per quanto riguarda le esili polemiche da comari ho solo una frase: c’è chi fa e c’è chi parla, quindi sssshhh 🙂

Grazie a tutti.

MCN_foto alec cani foto di Dietrich Steinmetz

contributo fotografico di Alec Cani e Dietrich Steinmetz

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