Tutti i media parlano delle ultime decisioni operate nella gestione dei contenuti di Facebook. Da ora infatti potranno essere caricati e condivisi senza censura video di esecuzioni, torture, violazioni dei diritti umani con intenzione didattica: “mostriamo per non ignorare, mostriamo perchè la gente prenda posizione”. Non ha limiti il mio disgusto verso questo mezzo che è una vera piaga sociale. L’ipocrisia con cui è regolato è vergognosa. Vengono censurate opere di artisti e interi account sono oscurati se compare una foto di nudo ma poi si alimenta volutamente il voyerismo morboso e malato verso tutto ciò che è crudele con la scusa dell’informazione. Ma quale reazione ci può essere su fb? Il popolo fb è fondamentalmente passivo, l’unica reazione sarà cliccare il detestabile e idiota tasto mi piace oppure mettere sù una bella pagina “pro violenza” e un’altra “contro la violenza”. E anche la gente che si “mobiliterà” lo farà attraverso questo mezzo perchè ormai è assuefatta e non può farne a meno, tanto da accettare questa ennesima presa di posizione (come se non bastassero tutte le altre) pur di continuare ad usare fb.
Una vera mobilitazione sarebbe invece rifiutarsi e rinunciare a questo social che avrà anche i suoi vantaggi ma a mio avviso fa più danni che altro, per manifestare la deprecabilità di una decisione basata unicamente sul business e che, come se non bastasse frugare nella vita della gente, monitorarla e schedarla come target per operazioni di marketing (ma parliamoci chiaro, con il consenso dei milioni di persone che lo usano), ora guarda a nuove frontiere di utenza contribuendo a rendere ancora più visibili gli abissi aberranti dell’umanità.
Però la foto di nudo artistico del fotografo professionista ci scandalizza…meglio una bella decapitazione in diretta così ci indignamo e riflettiamo sul fatto che non si deve decapitare la gente perchè non è educato.
ricordo il putiferio causato da una meravigliosa foto di Anastasia Chernyavsky, mentre francamente tollero poco, anzi nulla, le foto di violenza di ogni genere. anche quelle sugli animali… non ho bisogno di sentirmi male per conoscere il dolore…
esattamente ciò che penso io…oltre al fatto che non è certamente compito di un social educare in tal senso ma ai media veri, dove le opinioni sono ragionate, moderate e contestualizzate
“meglio una bella decapitazione in diretta così ci indignamo e riflettiamo sul fatto che non si deve decapitare la gente perché non è educato.” assolutamente d’accordo.
ti ringrazio…lo trovo veramente scandaloso e diseducativo
Credo che facebook sia uno specchio della società, che rimarca un concetto che la televisione aveva già evidenziato… la società è passiva. Irrimediabilmente. Quella italiana in particolar modo. ..ed è morbosa! I Cesari l’avevano capito già 2000 anni fà. ..Questi mezzi di controllo/comunicazione fanno semplicemente leva sui bassi istinti, nulla di nuovo quindi, ma offrono in più un’illusione di autonomia…di “scelta”. Ed è facile rifilare illusioni ad una popolazione desertificata e appiattita intellettualmente dal sistema consumistico, specialmente se offri loro un palco dal quale poter editar giudizi. Non voglio far analisi del perchè e del per come, una società, sceglie di sottostare al grande fratello. Queste osservazioni son già state fatte da persone ben più illustri di me,.. Mi faccio invece delle domande sugli intellettuali del nostro paese, che negli ultimi 20anni sono quasi completamente svaniti nel nulla, annichiliti forse dal politicamente corretto e sedotti dai salottini cultural-“culinari” o forse semplicemente spaesati dal menefreghismo dilagante, dall’Idiocrazia, che è sicuramente un brutto mostro… posso comprendere quindi tante cose, ma non la mancanza di “rabbia intellettuale”, quella che non prevede par-condicio! In un social network sono questi ad aver la possibilità di stimolare un pensiero critico. Pensiero che, per strategia militare, dev’esser “imboccato”. Mi chiedo dove siano finiti,.. o meglio, come stiano strutturando le loro “strategie di divulgazione”. ..non credo che le persone sapranno astenersi da facebook, almeno fin quando, qualcuno non proporrà un’alternativa più “cool”(…).. non ci siamo mai astenuti dai bassi istinti, non l’abbiamo fatto con la televisione, con la benzina, col latte parmalat e non lo faremo neanche con facebook, ..non fin quando un’altra mente lungimirante e furba partorirà un nuovo “salvatore”.
quanto sono amare e vere le tue parole! Condivido in tutto ciò che hai scritto…gli intellettuali in gran parte sedotti dai media hanno concentrato sull’ego le loro divagazioni spesso semplicemente masturbatorie e niente affatto fruttifere…
quoto ogni cosa.
ti ringrazio cara