addio Instagram

Ieri ho cancellato il mio account su Instagram, piacevole distrazione nei buchi della giornata e semplice luogo di interazione con amici vecchi e nuovi, alcuni addirittura recuperati dal vecchio (e mai troppo compianto) MySpace. Mi sono cancellato perchè ho scoperto che è cambiata la policy sulla privacy e che ogni foto che riceve like o commenti finisce su Facebook in pagine non meglio identificate di utenti che visitano le tue foto (anche se private). Ma non solo, su facebook sono riportate anche conversazioni intere di commento alle immagini tra me e alcuni dei visitatori che hanno lasciato delle opinioni. Il problema non è solo la sincronizzazione tra Fb e Instagram fatta da questi utenti (spesso inconsapevolmente) ma il progressivo avvicinamento dovuto al cambio di norme privacy che il social sta subendo in favore di Fb. Posto e considerato che scelgo io dove inserire e far finire le mie foto non esiste che accordi tra i due social facciano si che il mio materiale finisca in pasto a chiunque su non meglio identificate pagine. E quindi via, cancellati da questo ennesimo esperimento di interazione squilibrata col mondo esterno. Leggo inoltre in giro per la rete che ci sono ulteriori controversie, pare infatti che Instagram, in accordo con FB, stia in pratica vendendo foto degli utenti a scopo promozionale. Si sa che ogni cosa pubblicata su Fb diviene di proprietà del network ma che questo venga fatto alle spalle degli utenti iscritti ad altri social per via di accordi presi tra le due aziende è inaccettabile. Scelgo quindi di tornare nel mio “silenzio sociale”, scusandomi con tutti coloro che mi seguivano e che mi spiace non aver potuto avvisare personalmente. Molti potrebbero dire che basta non mettere immagini troppo personali ma io penso che la differenza tra gli individui le facciano proprio le caratteristiche personali e che per postare i soliti paesaggi standard, l’immagine del cappuccino e del pranzo come ne vedevo a miliardi su Instagram è meglio non esserci proprio. Oltre al fatto che anche quelle, con relativi commenti e risposte, finirebbero su quella piaga sociale che è Fb. Secoli fa gli Scorpions (lo so sono tamarri ma hanno scritto anche cose intelligenti) cantavano “Satellites transmit the latest thrill, we can’t escape the media overkill“

Pubblicità