Gothic, breve viaggio nella storia del nero

l_60f4444132ceba6567c6184229821138E’ un fascino imperituro quello che la tradizionale immagine gotica reca con sè, dalla strada alle sfilate è una scelta estetica intramontabile, che non conosce tempo nè confini attraversando traversalmente l’oriente e l’occidente, rinnovandosi ma mantenendo inalterate le caratteristiche di base: eleganza, alterità, magia. L’elemento magico è sempre presente, make up e accessori richiamano temi medievali, fattucchiere e sortilegi sfumando il nero totale nelle livide tonalità dei viola, dei cremisi e dei blu. Anche il tempo sembra non intaccare quest’estetica: avvolgenti abiti ispirati al mondo greco, alle dee, alle creature fantastiche, fino al medioevo con i suoi soggoli stretti, gli strati pesanti in velluto, i temi occulti e il Rinascimento con gli ampi abiti a sbuffo, le declinazioni del colore, gli inserti di fiori che tornano poi con i Preraffaelliti carichi di simboli. Nell’ottocento sono i corsetti, le giacche, i cappelli a cilindro, le velette a incarnare l’idea del gothic fashion e nel secolo successivo questo tipo di immagine si mantiene abbastanza sobria per poi esplodere sulle ceneri del punk a fine anni’70 e inizio ’80 con una violenza inaudita. Seppure mantenendo un’eleganza di base l’immagine dei goths (dark in Italia) segna un punto di rottura nuovo rispetto ai confini segnati dal punk: alla provocazione gridata e stridente del punk i goths preferiscono un’immagine funerea che si richiama al cinema epressionista tedesco, al sinistro fascino di Weimar, alla monumentalità dei cimiteri. Fino agli anni ’90 la scena gothic si popola di figure ispirate a questo immaginario tenebroso e decadente fino a che, a metà anni ’90, il mondo dei rave e la musica techno gettano le basi per tendenze nuove, dove elementi di colore azzardati fino alla fluorescenza fanno la loro comparsa strappando il primato al nero totale. Anche il sottomondo fetish comincia a confluire nell’estetica goth, introducendo accessori e abiti s/m, tessuti come rubber, pvc e lycra e proponendo un’immagine più sensuale e meno funerea. La cultura industrial crea un ulteriore modo di intendere il goth virando verso un’immagine più dura e aggressiva, ispirata alle macchine e alle fabbriche, supportata da una musica robusta e corposa chiamata appunto industrial e ebm, marziale, ballabile, mantiene intatte potenti basi oscure seppure più orecchiabile. Escludendo la componente black metal che con bands come i Lacrimosa si fonde col gothic ma che esteticamente non apporta nulla se non cattivo gusto, le tendenze più recenti e interessanti sono il neofolk, il goth’a’billy, il cyber, gothic lolita, lo steampunk. Il neofolk sfrutta un immaginario estetico ispirato alla guerra, alle divise, al conflitto: una scelta provocatoria non scevra da polemiche che comunque anche sulle passerelle d’alta moda si è visto di tanto in tanto con la mutuazione di dettagli o elementi estetici come la cravatta e le decorazioni militari. Il goth’a’billy è forse la più nuova e recente tendenza all’interno della scena, frutto dell’unione di un inquietante immaginario gothic, la semplice eleganza sfrontata del rockabilly, i dettagli orrorifici dello psychobilly. L’abbigliamento è più lineare, basato su scarpa, pantalone e camicia, o gonna, camicetta; nel sottogenere burlesque recupera elementi del gusto vittoriano come boa, corsetti, reggicalze etc. Il cyber, deriva estrema della cultura industriale e di quella rave, sviluppa ulteriormente il gusto per la moda futuristica privilegiando tessuti sintetici e plastici, accessori tecnologici e colori reattivi ai raggi uv. Grande spazio è dato ai capelli che dalle creste fluo di reminescenza punk arrivano ben presto ad inserti assolutamente plastici con tubi, cavi e extensions massive. Le gothic lolita invece arrivano dal Giappone e ormai sono una consolidata tendenza sia nella scena occidentale sia sulle passerelle, gli ideatori di questa moda, come Mana (titolare della label musicale Midi nette, del progetto Moi dix Mois, ex Malice mizer, titolare stilista della casa di moda Moi meme Moitie), sono vere e proprie celebrità anche in Europa. La lolita prende dal gothic di ispirazione occidentale alcuni elementi per reinventarli attraverso il filtro della cultura nipponica, dando vita ad un genere totalmente nuovo dalle molteplici sfumature. Da qualche anno al’interno della scena goth è comparso un nuovo filone estetico: lo steampunk. Da un punto di vista culturale lo steampunk nasce come genere ispirato alla letteratura e il suo ambiente di appartenenenza è un’epoca anacronistica sospesa tra un passato dominato da macchine a vapore e un’ipotetica era post bellica in cui raffinati elementi dell’estetica vittoriana si mescolano a parti meccaniche. Il riferimento comunque è quello ad androidi non digitali, non cyborg ma macchine, in cui vapore e trazione mettono in moto gli apparati. Giacche a redingote, cinghie trasversali in pelle, grandi fiocchi, profusione di nastri miscelati a decorazioni militari, abiti declinati nelle sfumature del nero, del grigio, del verde e soprattutto del marrone, accessori in ottone, cappelli a cilindro, monocoli, occhiali da aviatore o saldatore, medaglie, completano questo look che lascia grande spazio alla creatività e al fai da te e che non tarderà a fare capolino anche nelle collezioni di alta moda data l’inusualità di questi elementi estetici e la loro relativa originalità nel mondo della moda. Il compianto Alexander Mcqueen aveva sfruttato qualche elemento vicino alla sensibilità steampunk inserendo nelle sue calzature rondelle metalliche in rame e credo che il suo esempio troverà presto altri seguaci imitatori. Dell’eredità punk e goth lo steampunk mantiene il gusto per i vestiti strappati, per i corsetti lacerati (le cicatrici del tessuto) oltre che per una certa sfrontatezza e inquietudine d’insieme. Una storia lunga e variegata quella del gothic, difficile da riassumere e ingabbiare, in continua evoluzione perchè fatta di elementi ibridi e mutanti, di indubbio fascino che sa attingere dal passato ma vola proiettata verso il futuro.

Pubblicità
Questa voce è stata pubblicata in Uncategorized e contrassegnata con , , , , , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...