In Italia gli sportivi non hanno vita facile, a meno che non raccontino fatti personali in pubblico, non siano degli evasori fiscali come Valentino Rossi, non diano scandali su presunte paternità come Balottelli, o facciano pubblicità come la Pellegrini.
L’italia si occupa solo di calcio, lo sport più cafone, corrotto e diseducativo che esista. Questo perchè fin da quando sono pulcini si impone ai bambini il mito del campione, ma non in senso esemplare come simbolo del sacrificio, della tenacia, e della perseveranza che porta al risultato ma semplicemente del potere economico. I soldi comprano tutto, sostituiscono e nascondono tutto. Ovviamente ci sono sempre le eccezioni e ci sono esempi di persone estremamente corrette e serie anche nell’ambito calcistico (vedi Totti), ma in generale per come stanno le cose è la bandiera del soldo a sventolare in cima. Basti pensare che fin da piccolissimi i giocatori di calcio vengono pagati a differenza di tutti gli altri atleti che esercitano altre discipline. La competizione e il giro di soldi attirano gli sponsor cosi che si moltiplicano le attività che ruotano in questo ambito (spesso a scapito dello sport stesso). Per tutti gli altri atleti difficoltà a non finire: affitti di palestre, iscrizioni al campionato, tasse sulle partite, tasse arbitrali, quote mensili di partecipazione. Fare sport diventa anche costoso e chi ha magari più figli si trova in seria difficoltà. Mi chiedo se uno sport che strapaga 17enni può essere mai adatto alla crescita personale. Io ricordo il calcetto in strada, da bambini, dove si giocava in squadre miste, dove si divideva tutto e si giocava per divertimento. Niente a che vedere con lo schifo del calcio ufficiale tra partite truccate, evasioni, scandali, soldi sporchi, riciclaggio, risse, squalifiche e non ultimo razzismo.
La nazionale di volley maschile ha vinto la medaglia di bronzo alle olimpiadi e in Italia nessuno se l’è filata. Olimpiadi, non torneo scapoli vs ammogliati del quartiere. Sui giornali non specializzati, sulle bocche della gente nessuna reazione. Questo perchè il volley ha sempre attratto persone educate, non avvezze al gossip di piazza, mai trovate doppate e tantomeno coinvolte in scandali sessuali o accertamenti fiscali.
Esiste lo sport sano, quello vero, quello che insegna ad impegnarsi e a maturare con la disciplina, a lavorare in team per un obbiettivo comune. Sport puro fatto da atleti e non da miliardari mercenari e soprattutto amato da un pubblico altrettanto corretto e pulito.